Di Twitter ultimamente se ne parla spesso. In particolare si discute della crisi da cui sembra non volere uscire. Dai cambi di CEO che hanno avuto tempi molto lunghi (più di tre mesi per appuntare Jack Dorsey da CEO ad interim a CEO permanent) ai licenziamenti annunciati, quest’anno è stato un anno difficile per Twitter e le novità e le acquisizioni fatte non sono sembrate sufficienti per migliorarne la sorte. Ha ancora senso investire su Twitter quindi?
La crisi di Twitter
Twitter era e rimane di nicchia. Alcuni utenti lo considerano difficile da usare e poco capibile. Altri, me compresa, hanno poco tempo per potercisi dedicare come vorrebbero o come facevano un tempo.
Posso dire che io e Twitter stiamo attraversando la crisi del settimo anno. A questo punto, dopo tanti anni insieme, lo inizio a trovare un po’ più noioso, vagamente dispersivo e in generale spesso è solo un “peso”, una cosa da fare per forza.
La cosa più preoccupante rimane però la mancata crescita di utenti.
La colpa della crisi di Twitter è in parte “degli altri”, in particolare di Facebook (che, devo essere sincera, davo in crisi un paio di anni fa e invece…). Facebook è spesso stato sleale nei confronti dei suoi concorrenti, bisogna dirlo. Qualche settimana dopo l’acquisizione di Periscope da parte di Twitter, Facebook ha introdotto Live. Sia instagram (diretta concorrente di Vine) che WhatsApp sono entrambi del network di Facebook. E’ difficile essere competitivi in questo modo ed è forse per questo che negli ultimi tempi si parla insistentemente di un’acquisizione di Twitter da parte di Google che, in quanto a social, ha dei grossi problemi (Google+ è vivo morto o x?). L’acquisizione di Twitter da parte di Google è qualcosa di cui si parlava già nel 2011. Si vociferava anche che Evan Williams, uno dei fondatori di Twitter, fosse del tutto contrario a questa operazione perché a Google aveva precedentemente venduto blogger e non era rimasto soddisfatto dell’esperienza. Queste ovviamente sono solo supposizioni.
La forza di Twitter
Il fatto è che Twitter, nonostante tutto, rimane insostituibile.
Non c’è nessun social network che abbia la stessa immediatezza di messaggio, la stessa forza sul real time. Inoltre rimane il social preferito dei personaggi famosi, una forza non indifferente, il motivo stesso per cui Twitter ha cominciato a diffondersi in primo luogo.
In fondo il live-tweeting è una cosa che esiste, ma non il live-facebooking.
Le notizie passano sempre prima da Twitter: dal commento politico di Renzi alla notizia della morte di Osama Bin Laden con live-tweeting (involontario) dell’evento stesso. Questo è quello che il network di Facebook, per quanto ci provi, non riesce a fare.
Questa è la vera forza di Twitter. Questo è il motivo per cui di Twitter non si può fare a meno.
In più quando si parla di Twitter si parla spesso di Social Care. Le aziende lo usano spesso come canale preferenziale per risolvere i problemi degli utenti. La connessione ad internet non va? Il mio gestore telefonico è su Twitter e può aiutarmi in tempo reale.
La Pubblicità su Twitter
Per uscire dalla crisi, Twitter deve monetizzare e fino ad adesso ha provato a farlo con la pubblicità senza però riuscirci davvero.
Gli ads su Twitter hanno dei costi relativamente alti se messi in comparizione con quelli di Facebook e gli investimenti spesso non rendono allo stesso modo, sempre se messi in evidenza con quelli di Facebook.
C’è un’altra cosa da considerare. Su Twitter bisogna investire molto, molto tempo. Molto più tempo che su qualsiasi altro social. Twitter ha bisogno di molti più aggiornamenti di qualsiasi altro social: bisogna avere tempo per trovare cosa condividere, bisogna capire come condividere ciò che abbiamo trovato, bisogna avere tempo per rispondere ai commenti e cominciare nuove discussioni, dobbiamo “chiacchierare”, dobbiamo fare amicizia. E’ un lavoro a tempo pieno e la pubblicità ne è solo una piccola parte.
Il futuro
E’ difficile adesso pensare al futuro di Twitter. A mio avviso bisogna cambiare sistema di monetizzazione. La pubblicità non può essere l’unico modo con cui i social possono fare soldi. Ma è anche quasi impossibile pensare ad un’alternativa al momento.
Nel frattempo Twitter continua ad innovare: ha introdotto Moments, ha aperto Fabrics ai partner, ha introdotto i sondaggi…
Innovare, non dimenticando il tuo core business, può essere una buona risposta ad una crisi, a patto di introdurre qualcosa che nessun altro può copiarti.
E nel frattempo Twitter prova a mandare uno spot in televisione con scarsi risultati.