“Good design is good business”
Questo è il motto alla base della storia di IBM che mi ha sempre guidato in questi anni di studio e di lavoro. È all’insegna di queste parole che ho sempre cercato di condurre i miei progetti: il design deve essere funzionale e piacevole, e non è solo una questione di gusti personali!
Un layout fila oppure no, comunica in modo diretto oppure è zoppo e un buon prodotto è un prodotto che funziona, vende e gratifica cliente e agenzia.
Il pericolo più grande, sia per novizi che per designer di esperienza, è pensare che la propria parte di lavoro, l’interfaccia, sia il centro di tutto il progetto. È indispensabile avere sempre bene chiaro in testa che l’utente ha solo una necessità: svolgere un’attività ottenendo il risultato sperato nel minor tempo possibile. Tutto ciò che non è strettamente legato a questo scopo, 9 su 10 non va preso in considerazione. Questo vale soprattutto quando stiamo realizzando una nuova app.
Un’applicazione avrà tanto più successo quanto saremo riusciti con la nostra interfaccia a semplificare e rendere intuitivo il lavoro da svolgere. Per riuscire quindi, non è sufficiente che il nostro progetto abbia una buona grafica, ma deve essere integrato al meglio con il lavoro degli sviluppatori e di chiunque vi collabori.
Ecco alcuni suggerimenti su come approcciare lo sviluppo di una nuova App: ogni paragrafo apre in realtà un mondo di considerazioni e punti di vista, ma credo che, in fondo, la cosa fondamentale sia interrogarsi e capire qual’è l’obbiettivo.
Tentare sempre di proporre qualcosa di originale
L’originalità del progetto è fondamentale, naturalmente quando il budget e il cliente lo permettono. C’è sempre qualcosa di nuovo da proporre. La recente discussione circa la morte della creatività legata ai framework per il web design presto riguarderà anche le applicazioni. In ogni progetto si può sempre mettere un tocco di personalità che faccia la differenza sia nel design che nelle funzionalità. Se manca questo diventiamo operatori tecnici: ma noi non volevamo fare i creativi?
100% qualità
La precisione è importante, un occhio attento o consapevole saprà riconoscerla ed apprezzarla. Precisione al pixel e coerenza, anche nelle funzionalità più nascoste, segnano spesso la differenza tra un buon prodotto e uno scadente. Non lasciate nulla al caso e progettate tutto fino in fondo. Anche i messaggi di errore, la pagina dei crediti, …
È importante garantire sempre la massima qualità anche a tutto l’ecosistema dell’applicazione.
Se esiste un sito o una pagina di supporto deve essere coordinato e di riconoscibile, così come i materiali promozionali che si realizzeranno per store e social network. L’utente deve poter apprezzarne il prodotto sia che lo trovi in un banner, sul sito di supporto dell’app, su un post.
Il design “invisibile”
L’utente deve aver l’impressione che la tua soluzione sia l’unica possibile, la più semplice , e che non ci sia altra via per offrire quella funzionalità.
Quando questo accede, quando una gesture è talmente integrata con il contesto da essere naturale allora … hai fatto il tuo dovere!
Aggiornarsi, continuamente.
Sperare di realizzare un’app e poterla tenere sullo store in eterno, senza più toccarla è utopia. Farlo capire al cliente anche.
Ci sono continue evoluzioni cui tener conto, non solo per la grafica, ma anche nelle funzionalità di base offerte dai sistemi operativi e dallo stesso hardware di tablet e smartphone. Il caso più ecclatante è stato il passaggio dallo scheumorfismo di iOS6 ad flat design di iOS7. Sono cambiate praticamente tutte le linee guida su cui basare il progetto. Anche l’avvento dei display retina, con la necessità di realizzare immagini a risoluzione raddoppiata, ha modificato quelle che erano state regole assodate fino a quel momento. Non dimentichiamoci poi che spesso fare attenzione a mode, stili e influenze del momento può essere importante perchè gli utenti ci giudichino aggiornati e… cool.
Store compliant
Senza dubbio uno dei metodi migliori e meno dispendiosi per vendere è piacere alle redazioni e a chi recensisce per Apple Store e Play Store. Far parte di una delle vetrine dei principali store assicura l’attenzione del pubblico e garantisce un’esposizione privilegiata rispetto a qualsiasi campagna promozionale. “Segnalato dalla redazione” “Nuove e degne di nota” “Speciale Natale” “…”
L’icona di una app in bella vista sulla home page di uno store conferisce autorevolezza, è garanzia di buona qualità per gli utenti e porta volentieri buoni risultati di vendita. Visto che, generalmente, vendere l’app è lo scopo del nostro lavoro, ci basti sapere che uno dei criteri base per farsi notare dalle redazioni è senza dubbio rispettare le indicazioni e le linee guida che il sistema suggerisce. Le interface guidelines sono volumi piuttosto corposi redatti proprio da chi gestisce anche gli store. Buona lettura!
Web/mobile due mondi paralleli
L’interfaccia di un’applicazione mobile non può essere uguale a quella di un sito mobile. Se non hai ben chiaro la differenza tra una e l’altra, se sono intercambiabili, probabilmente devi ripartire da capo con il progetto.
Lavorare in team: un buon punto di partenza
Le cose migliori nascono dal confronto. Su questo non ho dubbi. Anche la migliore intuizione ha necessità di essere limata e modellata. Spesso chi ha l’idea iniziale è troppo “emotivamente coinvolto” per avere la giusta obiettività, per sapere scremare, tagliare e bilanciare il progetto a dovere. Il lavoro in team aiuta proprio ad avere uno sguardo più completo e organico sul progetto e a mettere in gioco le molteplici competenze.
È vero che ci sono progetti fortunatissimi realizzati anche da un singolo sviluppatore ma ritengo che un’analisi a più teste sia comunque più ricca, completa e fruttuosa.
Lavorare gomito a gomito con gli sviluppatori
Nel ciclo di progettazione di una app una delle fasi fondamentali è quella in cui le idee vengono valutate anche in base alla loro fattibilità, al valore e al costo. Probabilmente se una idea di interfaccia fa impazzire gli sviluppatori che devono implementarla non è una buona idea realizzarla.
Utilizzare dispositivi e App
Pensare di creare un bel gioco per un dispositivo touch senza giocare quotidianamente è fantascienza, così come utilizzare solo smartphone e voler progettare per tablet. L’esperienza va messa al primo posto, quindi, come in tutti i lavori creativi, fondamentale è guardarsi intorno, fare esperienze e sapere di cosa si sta parlando, avere coscienza di cosa il mercato sta già proponendo.
Consultate siti specializzati, riviste, blog e forum di settore. Soprattutto, se volete realizzare un bel gioco giocate molto, senza il bisogno di giustificarvi con nessuno: state lavorando.
L’importanza del prototipo
Le considerazioni più utili e veritiere si fanno quando l’app è sul dispositivo in funzione: è fondamentale però arrivare a questo punto con un lungo lavoro fatto di bozze, prototipi e tanta progettazione. Si usano gli strumenti più svariati: dalla carta a Keynote, da software dedicati o bozze create artigianalmente in html. Ogni designer e ogni agenzia trova la propria soluzione più funzionale e la propria metodologia col tempo, lavorando. Darsi un metodo è fondamentale.
Testare e far-testare
L’esperienza touch coinvolge l’utente a 360 gradi. È indispensabile testare più e più volte ogni funzionalità, sia durante la progettazione che durante lo sviluppo; sicuramente prima della pubblicazione. Chi ha lavorato al progetto non è un buon tester: sa già cosa fare e si aspetta cose previste a tavolino.
L’utente medio dell’app è esattamente l’opposto: prova – chiude – apre – indietro – avanti – scorre – ingrandisce – richiude – riapre – …
Chi ha scaricato la nostra app usa tempi diversi, è compulsivo o molto lento, interpreta secondo criteri suoi che avete solo potuto immaginare in fase di progetto. Potete essere un tester ma non siete di certo il più indicato. Coinvolgete colleghi o conoscenti che non hanno mai visto l’app e invitateli ad usarla a loro piacimento, ma senza interferire con suggerimenti! Oppure affidatevi a tester veri: sono figure professionali che si dedicano ad utilizzare app di cui sanno poco o nulla e tracciano report d’uso, secondo le vostre necessità.
Ultimo consiglio, forse il più importante. Divertitevi!
A volte sembra che il mondo complotti contro di noi e quasi ci dimentichiamo di quanto possa essere bello il nostro lavoro. Possiamo dire la nostra anche se i tempi sono stretti, anche se il budget è misurato. Il nostro è un lavoro fantastico. Le competenze e la passione fanno conseguire risultati sorprendenti, non resta che credere nelle nostre potenzialità. Pronti… via!