Possiamo ideare le campagne marketing più belle, fantasiose e originali che vogliamo, ma se non sappiamo in quanti poi effettivamente acquistano il prodotto che proponiamo corriamo il rischio di buttare via tempo e denaro.
Fino a pochi mesi fa sia su iTunes App Store che su Google Play Store la situazione era proprio questa: l’unico dato disponibile era quello delle vendite finali, ma nessuna informazione veniva fornita sul numero di utenti che visualizzavano la scheda delle app, né tantomeno quale fosse la loro provenienza.
Negli ultimi mesi fortunatamente le cose sono cambiate e ora sia Apple che Google offrono diversi strumenti di analisi utilissimi a capire se i propri sforzi vanno nella direzione giusta.
Iniziamo con Analisi App di Apple
La prima pagina presenta l’elenco delle proprie applicazioni con 4 valori fondamentali:
- il numero di visualizzazioni della scheda su App Store
- il numero di unità acquistate
- il totale incassato
- il numero di sessioni
Già queste informazioni danno un quadro molto chiaro sull’andamento generale, facendoci capire il tasso di conversione della nostra scheda, ovvero quante visualizzazioni si trasformano in vendite.
Selezionando una applicazione troviamo un riepilogo che mostra qualche informazione in più e una mappa con i paesi dove le vendite vanno meglio.
La sezione “Metriche” permettere di confrontare attraverso un grafico diversi valori, tra cui visualizzazioni della scheda, unità acquistate, numero di acquisti in-app, vendite, ecc.; è possibile scegliere un periodo temporale e filtrare i dati per area geografica o piattaforma.
Fino a questo punto i dati restano piuttosto generici, ma quando abbiamo diverse campagne attive è importante sapere quali portano più traffico verso la nostra app e con che tasso di conversione: lo possiamo vedere nella sezione “Fonti”, che presenta sia un elenco di canali di acquisizione che un report per le campagne che abbiamo configurato, con le relative conversioni.
Passiamo ora agli strumenti di Google Play Store.
Oltre alle statistiche già presenti è stata aggiunta la sezione “Rendimento”, che presenta per ogni app:
- il numero di visitatori della scheda dello store
- il numero di utenti che hanno installato l’app
- il numero di acquirenti per gli acquisti in-app (se presenti)
- il numero di acquirenti costanti, ovvero che hanno acquistato più contenuti
Sotto al grafico troviamo l’elenco dei canali di acquisizione, che include il motore di ricerca dello store, campagne AdWords, canali monitorati tramite link con codifica UTM, ricerche su google e referrer di terze parti; come avrete notato c’è una forte integrazione con i classici strumenti di ricerca e promozionali di Google.
Gli strumenti di Google Play Store risultano un po’ più spartani, non c’è altro oltre alla sezione rendimento ed è possibile scegliere solo il periodo temporale da visualizzare ma non filtrare i dati per area geografica o piattaforma: da chi offre uno strumento del calibro di Google Analytics forse ci aspettavamo un po’ di più, vedremo se con il tempo gli strumenti si arricchiranno.