Abbiamo introdotto il discorso dell’ASO (l’App Store Optimization) nel post “5 consigli per scegliere il nome giusto per un’app” ed è arrivato il momento di approfondire il discorso.
Cos’è l’ASO?
ASO è l’acronimo di App Store Optimization. In pratica quando parliamo di ASO stiamo parlando della SEO delle App.
Anche se si parla di App Store comunque quando diciamo ASO ovviamente intendiamo anche Google Play e Microsoft Store.
In pratica l’ASO, come la SEO, è il processo che serve ad aumentare la visibilità e il posizionamento di un’app su un’app store.
Come funziona l’App Store Optimization?
Sono circa 5 anni che mi occupo di SEO e l’ASO ne segue gli obiettivi e i concetti principali. Per la verità l’ASO mi ricorda la SEO di una decina di anni fa, è ancora piuttosto “primitiva” in effetti. Ma come funziona l’App Store Optimization?
Analisi Keyword
Si comincia sempre e comunque dall’analisi delle parole chiave. Dobbiamo cercare di capire chi sta cercando cosa e in che modo.
Quante sono le ricerche per la mia parola chiave? Quali sono le ricerche correlate alla mia keyword? Com’è la concorrenza? Queste sono alcune delle domande a cui un’analisi delle keyword risponde.
Per fare l’analisi delle parole chiave in ASO ci sono alcuni strumenti che possono aiutarci
- Search Ads – L’ultima novità di casa Apple. Disponibile al momento solo per gli Stati Uniti. Lo stiamo testando proprio in questi giorni. Vi terremo aggiornati
- App Annie – Tool Freemium che ci da analitiche interessanti
- Keyword Tool – Offre un servizio di ricerca parole chiave tutto dedicato all’app Store
- AppRank Corner – Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad uno strumento freemium che offre uno strumento di suggerimento parole chiave e di tracking keyword
- Keyword planner – Su Adwords si può facilmente promuovere app, per cui Keyword planner può essere un aiuto anche per quanto riguarda le parole chiave delle app.
Titolo e Descrizione
Una volta che abbiamo trovato le nostre parole chiave è arrivato il momento di procedere all’ottimizzazione della nostra app. Per farlo dobbiamo concentrarci sui contenuti e in particolare su titolo e descrizione dell’app.
Le immagini
Le immagini sono molto importanti. Sia il logo della App che le screen hanno il compito di attirare l’attenzione dell’utente, cosa che ci aiuta a convertire e a far scaricare l’app che poi è ciò che vogliamo ottenere.
È piuttosto diffusa la pratica di aggiungere alle screenshot un breve testo descrittivo. Questo testo naturalmente non servirà per le ricerche, ma è più probabile che gli utenti leggano questi brevi slogan piuttosto che la descrizione dell’app, quindi è sempre una buona idea includerli.
Le recensioni e i commenti
Uno dei fattori ASO più importanti è quello delle recensioni, specialmente su Google Play. Sappiamo bene infatti che a Google piacciono le stelline.
Detto questo le buone recensioni, così come le immagini, servono soprattutto per le conversioni. Le recensioni positive stanno “rassicurando” l’utente: l’app è buona.
Lo stesso ragionamento sulle recensioni è applicabile ovviamente anche ai commenti che non sono un fattore diretto di ranking ASO, ma che sono comunque importantissimi. I commenti inoltre ci danno la possibilità di “farci vedere”. Rispondere ad un commento, essere attivi e disponibili può fare moltissimo. In sostanza si ci “fa vedere” e l’utente sa che, qualsiasi tipo di problema possa avere, può contare su qualcuno.
App Finder
Gli utenti per trovare le app si affidano spesso a siti “app finder”. Di solito i siti (e le app) che vengono definiti “app finder” mettono in evidenza app divise per categorie e argomenti, dando spazio agli ultimi inserimenti, gli ultimi update, le offerte. Una cosa molto simile alle care e vecchie directory.
Non dimenticare la SEO tradizionale
Ho cominciato a lavorare da Dot Next quasi due anni fa sul progetto di Quick Scout Volley. La prima cosa che abbiamo deciso di fare è stato un sito web dedicato alla App da posizionare. Il nostro obiettivo era far trovare l’app anche da chi cercava con Google. Volevamo che chi cercasse “scout pallavolo” sui motori di ricerca potesse trovare Quick Scout Volley. In questo modo possiamo arrivare ad un bacino di utenti più ampio di quello che possiamo trovare sugli App Store.
L’importanza dell’App Store Optimization
Perché la ASO sta diventando sempre più importante? Secondo gli ultimi dati del 2016 ci sono più di 2 milioni di App su Google Play e circa 2 milioni su App Store. Insomma, c’è una discreta concorrenza, vero? L’App Store Optmization serve a migliorare visibilità e posizionamento di un’app e in un modo così concorrenziale sta diventando fondamentale.
Il futuro della ASO
Come detto, l’ASO mi ricorda la SEO di qualche anno fa e la stessa ricerca sugli App Store appartiene a qualcosa di passato, per cui è chiaro che ben presto nel futuro della ASO ci sia quello che è la SEO adesso. Le nostre ricerche sull’App Store diventeranno sempre più specifiche e gli algoritmi di ricerca diventeranno sempre più precisi. Segnate le mie parole: tra un paio di anni discuteremo con livore di ASO semantica.
L’ASO è una parte importante della promozione di un’app, ma non è l’unica strada da percorrere. Parleremo ancora di questo argomento. Stay Tuned!