“Computers are to design as microwaves are to cooking.” – Milton Glaser
Il grande designer americano è forse un po’ categorico, ma condividiamo la sua provocazione.
Lavorare con le immagini oggi è molto facile, la tecnologia offre un supporto grandioso e permette di fare velocemente cose prima impensabili, soprattutto in tempi molto minori. L’avvento delle app, dei tablet sembra aver accelerato il processo che conduce tutto il lavoro nella scelta di preset e filtri predefiniti.
Ma la comunicazione che funziona non è fatta soltanto di belle immagini. Una composizione digitale se non è supportata dall’idea creativa e dal progetto di comunicazione, per quanto tecnicamente avanzata, rimane un esercizio di stile, per noi di Dot Next il meglio nasce dallo scambio e dalla associazione di idee….all’antica insomma!
In fase di bozza l’idea deve essere immediata, il passaggio dall’emisfero destro al supporto deve avvenire il più possibile senza filtri. Ogni strumento utilizzato per passare dall’idea alla sua rappresentazione implica trasformazioni, deformazioni che sono, almeno nella prima fase, più delle volte dannosi.
Siamo stati educati fin dalla primissima infanzia a lasciare tracce delle nostre idee e delle nostre emozioni con matite, pennarelli, pastelli a cera. Ancora questa generazione dovrà convivere con la necessità di esprimere la propria “creatività primitiva” con strumenti poco digitali…
In Dot Next scriviamo le scadenze e i progetti su una grande lavagna durante le riuniioni, abbozziamo i progetti creativi ma anche le strutture dei data base su carta, amiamo i nostri post-it verdi che spesso si trasformano in piccole brochure dalla cartotecnica ricercata e Luca sulla sua scrivania ha una collezione di characters, frutto di chissà quali voli pindarici alla ricerca dell’idea giusta.
Insomma a noi piace disegnare e lo troviamo soprattutto molto utile!
Una volta realizzato il concept passare al digitale il progetto è indispensabile: conoscere bene i software e sfruttarne ogni funzione diventa importante per realizzare ottimi lavori nei tempi stabiliti.
Luca
Quanto conta effettivamente il disegno a mano nel mondo della grafica web? Quanto lo usi?
Diciamo che non riesco a formulare una proposta creativa che mi soddisfi senza mettere su carta l’intuizione e l’idea iniziale. Per me vale anche per il disegno delle interfacce: mi basta uno schema, una bozza su carta e tutto si definisce al meglio.
Spesso anni fa, pensando fare prima, provavo a impostare il lavoro direttamente sul computer. Ormai ho capito che per me è solo una perdita di tempo: prima su carta, poi i miei software più fidati…
Quanto è importante per te il disegno a mano al di là del tuo lavoro?
Se ho a disposizione un foglio e una penna, inconsciamente disegno. Mentre sono al telefono, disegno. Omini, animali, righe e forme geometriche. Foglio di carta, spesso riciclato da qualche brutta stampa e la mia immancabile penna Bic. Ne ho provate tante, ultimamente anche il tablet, ma un foglio e una Bic nera per me restano irresistibile fonte di relax e strumento ideale.
Passerei ore a vedere le infografiche disegnate a mano sulle lavagne, amo storyboard e bozzetti dei maestri del fumetto, quelli con le linee appena accennate, un po’ sporchi, per intenderci. http://www.gutewerbung.net/bic-pen-beginning-everything-doodle/
Il disegno a mano è stato una parte importante della tua formazione oppure qualcosa che hai imparato da te?
Mi è sempre piaciuto disegnare, all’asilo appendevano i disegni alla parete, era bellissimo vedere la propria opera a colorare lo spazio di gioco.
Diciamo che a disegnare si impara disegnando molto. Poi un giorno trovi qualcuno che ti spiega come semplificare le cose e ti cambia il modo di approcciare i lavori, basta poco e ti cambia la vita. Alcuni prof all’università ci hanno dato ottimi insegnamenti e li ho visti disegnare dal vivo.
Piano piano chiunque può arrivare a potersi esprimere disegnando. Poi, come in tutti i campi, ci sono quelli che sembrano arrivare da un altro pianeta. Ma per divertirsi basta molto meno.
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Lucia
Quanto conta effettivamente il disegno a mano nel mondo della grafica web? Quanto lo usi?
Credo che ogni designer abbia il suo metodo di lavoro, c’è chi disegna, c’è chi usa vettoriali precostituiti che poi modifica, c’è chi ricalca…
Personalmente io faccio tutte e tre le cose. Spesso, soprattutto per quanto rigurda la progettazione di logo, parto da innumerevoli schizzi a mano che poi scansiono e ricalco con la penna grafica, ma tanto dipende dall’idea che ha preso forma nella mia mente e che cerco di inseguire…..a volte la acchiappo, altre volte sfuma, sbiadisce o si trasforma…
Quanto è importante per te il disegno a mano al di là del tuo lavoro?
Ricorpe sicuramente un ruolo importante, spesso disegno a mano su carta, ma ancora più spesso disegno a mano con la penna grafica o con il mouse direttamente al computer!
Il disegno a mano è stato una parte importante della tua formazione oppure qualcosa che hai imparato da te?
Ho iniziato a studiare al liceo scientifico e ho deciso di passare all’artistico dopo aver creato insime ad un’ amica il fumetto della scuola!
Dopo il liceo ho seguito dei corsi di disegno dal vero all’accademia di belle arti, non ho mai avuto particolari doti in questa tecnica, ma è servito molto alla mia formazione, soprattutto ho impararato a cogliere l’essenza del soggetto e ha trasformalo in qualcosa di mio.