Qualche giorno fa AppAnnie ha rilasciato uno studio sui dati dietro a dieci anni di App Store. Ci sono alcuni numeri che vale la pena di analizzare.
I numeri e la crescita
Da luglio 2010 a Maggio 2017 l’App store ha contato 170 miliardi di download per una spesa generata di 130 miliardi.
Le app che da sole hanno generato un guadagno di un milione di dollari sono 10.000.
Ad oggi (maggio 2018) sono disponibili 2 milioni di app.
Insomma, diciamo che c’è concorrenza.
I download e la spesa continuano a crescere, come sottolinea App Annie.
Dal 2011 i download di app dall’App Store hanno avuto una crescita che è rimasta costante, la spesa degli utenti ha subito una vera e propria impennata nel 2015.
N.B. Per spesa utenti si intende i costi dell’acquisto app, di acquisti in-app e i costi degli abbonamenti.
App Store vs Google Play
I dati di AppAnnie ci dimostrano qualcosa che sappiamo già: i download su App Store sono meno rispetto a quelli di Google Play, ma la spesa degli utenti è maggiore sull’App Store.
Il motivo di questa differenza? Il costo del device ha probabilmente un peso, ma non è l’unica variabile da considerare.
- Le persone che usano iPhone tendono a guadagnare di più
- Sono in generale più soddisfatte della user experience del loro device
- C’è un controllo qualitativo più alto sulle App: il processo di approvazione app è più rigido ed è un processo sempre controllato da esseri umani. Apple in passato ha rimosso diverse App che, per mancati aggiornamenti o altro, non corrispondevano più al livello qualitativo richiesto. (N.B. Nonostante questo Apple ha ridotto drasticamente i tempi di approvazione delle App)
- Gli utenti iOS utilizzano molto più le app rispetto agli utenti Android
I nuovi mercati
Nel nostro workshop a Villa Bombrini avevamo sottolineato come i nuovi mercati asiatici stessero rivoluzionando lo sviluppo app.
Lo studio di AppAnnie ci da ragione: al momento i paesi da cui provengono più download e dove c’è più spesa sono quelli asiatici che vengono, ovviamente, guidati dalla Cina.
Per la verità Cina è adesso seconda per download totali e spesa complessiva subito dopo gli Stati Uniti, nonostante gli Stati Uniti siano in questo mercato da molto più tempo.
Games App: monetizzare è un gioco
Le app dedicate al gaming sono solo il 31% del totale, ma la spesa utenti che viene generata è del 75% del totale di tutte le app.
Non è mai stato in dubbio il poter delle games app. La pubblicità è sicuramente importante, ma anche gli acquisti in-app portano introiti a chi sviluppa nel settore.
“Abbonamento” is the new “App a pagamento”
Pandora, Netflix, Tinder sono le app che, escluse le gaming app di cui abbiamo parlato sopra, hanno portato gli utenti a spendere di più nel 2017.
Il 2017 è stato il primo anno in cui la Top5 delle App per spesa di utenti è fatta totalmente da App che offrono un servizio in abbonamento.
È chiaro che questo tipo di business sta funzionando. Il costo di un prodotto, diviso in mensilità, è quasi sempre alla portata di tutti e gli abbonamenti possono essere disdetti senza problema in qualsiasi momento.
Resterà da capire se e per quanto questa strada continuerà ad essere percorribile.
E il futuro?
Secondo le previsioni di AppAnnie siamo ben lontani dall’aver raggiunto il peak of market delle App.
Le proiezioni ci dicono che si continuerà a crescere e nel 2022 viene prevista una spesa degli utenti in App di 75,7 miliardi, cioè l’80% in più rispetto ai dati odierni.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo direttamente allo studio di AppAnnie